Monday, January 21, 2008

Ryogoku e un grande Ramen

































Scrivo questo post senza troppe pretese informative, nel senso che sono certo di non poter giungere ad un livello di professionalità enciclopedica pari a quello del blog di Nicola...quindi mi limiterò a raccontare quella che è stata una delle giornate più interessanti e rilassanti durante mia permanenza a Tokyo.
Io e alcuni miei compagni di ventura abbiamo deciso di recarci al quartiere del Sumo, Ryogoku. Va detto prima di tutto che purtroppo per la maggioranza del tempo in cui sono stato a Tokyo le condizioni meterologiche non sono state granchè, per cui questa mattinata di sole splendente già di per sè era speciale.
Appena scesi dal treno e dopo 5 minuti di cammino quasi casuale (non chiedetemi di fermate e nomi di stazioni perchè non ricordo nulla....) mi trovo davanti allo "stadio" del Sumo che vedete in foto qui sopra.
Ora dovete sapere che io sono uno di quei folli che il Sumo lo segue dall'Italia per cui potete immaginare l'emozione nel trovarmi di fronte al mitico Kokugikan, luogo in cui annualmente si svolgono 3 (a gennaio, maggio e settembre) dei 6 tornei previsti (gli altri 3 a Fukuoka, Osaka e Aichi).













Un luogo immenso, pulitissimo, tutto l'opposto dei nostri luoghi di sport qui in Italia.
I miei compagni decidono di recarsi al museo del Sumo, e io sono tentatissimo, ma dato che sto morendo di fame ed ho finito la mia scorta di Onigiri nello zaino comprati al SevenEleven, convinco uno di loro a seguirmi alla ricerca di un ristorante.
Così ci incamminiamo totalmente a caso entrando qua e la a chiedere (per quanto ci permette il frasario LonelyPlanet, cioè quasi nulla) dove possiamo trovare da mangiare.
Scartiamo una pizzeria e un ristorante italiano, nonostane i crampi della fame. Davanti al McDonald non mi volto nemmeno a guardarlo.
Intorno alle 14.00 individuiamo un piccolo ristorantino, completamente vuoto, con dentro solamente un anziano signore e quella che presumo fosse sua moglie.
Bussiamo (qui forse ci sarebbe dovuto balenare alla mente che era già chiuso) e la signora viene ad aprirci, con una espressione del tipo "che due palle questi qui" tuttavia ben mascherata dal tipico velo di gentilezza caratteristico dei nipponici.
Il posto sembra un "postaccio" detto in accezione positiva...pentole sporche in vista, proprietario che sta su una sedia a guardare il baseball, assenza di qualsivoglia menu.

























Scopriamo dopo che i fogli appesi davanti alla nostra testa scritti rigorosamente solo in giapponese sono il menu.
Loro parlano solo giapponese. Panico. ^__^
Io taglio subito la testa al toro: "sumimasen, niku ramen soshite Asahi biru arigato gozaimasu".
E qui ho già esaurito il mio vocabolario.
A questo punto i due gestori forse mossi da compassione per due poveri gaijin affamati e non parlanti la lingua locale cambiano un pò attenggiamento e diventano tutti disponibili.
Il mio compagno si lancia in qualcosa di più complesso e riesce a ordinare qualcosa d'altro (non so quanto volontariamente).
Il vecchietto sorride e comincia a cucinare.
Ecco il risultato:




























Non so bene come poter esprimere a parole quanto erano buoni questi cibi.
Non ho, in tutto il resto del mio soggiorno, mangiato un ramen migliore di questo...veramente una cosa ottima...e anche il piatto del mio amico (di cui ignoro il nome) era eccezionale.
Il vecchiatto ci guardava compiaciuto spazzolare tutto e rideva.
Noi abbiamo mangiato e bevuto e siamo usciti con un sorriso a 32 denti.
Dalle apparenze non si sarebbe mai detto, ma io generalmente mi infilo appositamente nei ristoranti più "malfamati" sapendo che di solito non si esce mai delusi...un pò come qui da noi nelle osterie in montagna o in collina.
Vorrei tanto potervi dare le indicazioni per spiegarvi dove si trova il meraviglioso luogo.
Nel caso vogliate provarlo posso solo tentare di dirvi ciò che mi ricordo.
Passato lo stadio lasciandoselo sulla sinistra, camminate dritto per un bel pò finchè non trovate questo porticato, sempre sul lato sinistro della strada.














Ora da qui...non so esattamente dove, ma in una stradina a sinistra poco distante c'è un grande edificio tutto di mattoni rossi, che si nota: di fronte a questo edificio c'è il ristorantino.
Lo so non si è capito niente...ma di più non riesco a dirvi!
Gomen!
[Fine Prima Parte]

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